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Aziende e associazioni

L'inversione del ciclo produttivo, prima il denaro per avviare le coperture e quindi (forse) la prestazione indennitaria dell'assicuratore, fanno di questo particolare settore dell'economia mondiale, quello delle Assicurazioni, uno dei più complessi, delicati e vigilati da parte delle autorità preposte a questo compito (in Italia, l'IVASS).

Norme sono poste a tutela degli interessi degli assicurati: dal controllo dei bilanci delle Società autorizzate alle norme poste a tutela dei Consumatori. Nel mezzo, una miriade di fonti normative che vanno dal Codice Civile, al c.d. Codice delle Assicurazioni.

Perché un tema così complesso dovrebbe essere tema di confronto e dibattito? Il motivo è semplice, se vogliamo banale: la conoscenza delle regole del gioco tutela con efficacia gli interessi talvolta contrapposti degli attori.

Il sistema si poggia su tre fondamentali pilastri:

  • le regole di trasparenza
  • le regole di correttezza
  • le regole di massima buona fede (uberrima bona fide - uthmost good faith)

Essi si manifestano già nel Trecento e arrivano oggi aggiornate, codificate dal legislatore comunitario e italiano, e rese operative nei suoi contenuti più stringenti dai regolamenti dell'Istituto di Vigilanza (IVASS).

Quindi, prima della parte tecnica, prima dell'analisi dei bisogni assicurativi, occorre un passaggio sulle "regole del gioco". Compiti e funzioni dell'intermediario (Agente o Broker), modalità di scelta della Società assicuratrice (fattori economici e costo/opportunità), comportamenti e flussi informativi - i canali - nella fase pre contrattuale e di gestione di un contratto assicurativo.

Questi i temi da cui partire, per apprendere appieno le basi del rapporto assicurativo e per migliorarne la gestione; si eviteranno contenziosi e probabilmente si porranno le basi per rapporti duraturi.


Un buon formatore è colui che si rende progressivamente inutile.


Ecco perché, svolto questo percorso formativo, si avranno gli elementi per un miglior giudizio critico e una migliore organizzazione gestionale dei propri rapporti assicurativi. Minimo comun denominatore, la consapevolezza di essere attori consci del rapporto contrattuale, clienti critici e responsabili.